mercoledì 26 luglio 2017

Il mio Amico Cristiano.


E' inutile!
Mi trovo ad utilizzare il tuo aggettivo preferito.
E' inutile, non riesco, anzi, non riusciamo a farcene una ragione. Forse non vogliamo farcene una ragione.
Dimenticarti è impossibile come è impossibile non rivederti camminare nei box, nel paddock o all'entrata del tuo "all you can eat" vogherese.
La tua voce, la tua camminata, il tuo sorriso, il tuo pollice alzato.

Per te andava sempre tutto bene, anche se la vita non ti ha perdonato nulla, mai!
E tu non ti sei mai tirato indietro.
Sempre avanti, a testa alta, affrontando ogni ostacolo con una carica non comune.
Hai sempre vinto tu, fino a quella maledetta curva. 
Nella vita di tutti i motociclisti è sempre il "tempo sul giro" a farla da padrone. E sarebbe bastato che tu fossi stato un decimo più veloce per averti ancora qui con noi.

E si Amico mio, questa volta ci hai bastonati ben bene.
Vorrei fare l'elenco delle persone che hanno pianto la tua partenza, ma è impossibile.
Mi limito a Paola, Rebecca e Marco, ai loro sguardi, i loro occhi svuotati di ogni lacrima o le poche parole sussurrate.
Quando ci si sente con Daniela o ci si vede in circuito con Marta, Fausto, Fabio, Marco,  tu sei li con noi, sempre.
E quando cerco di farmi venire un'idea per un nuovo itinerario, sei li con me.
E valuto, come avresti fatto tu, tempi, luoghi, rischi e poi cerco il tuo si.

Cristiano, la tua breve e intensa vita non è stata inutile.
Hai insegnato a tanti il senso di amicizia, di lealtà e di coraggio.  
Nel tuo cuore, cuore da gigante, c'è stato spazio per amore, dolore, gioia e pianto, passione e delusioni.
Nei nostri, non ti preoccupare, ci sarà sempre spazio per te.

Se vorrai, ci rivedremo al mio pit stop.

Ciao dal Mac, un pò stancacervelli.






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