domenica 19 febbraio 2017

McDonald's & MacSlow








VS    

I'm lovin' it  #meipanesalam
                                 



E si, il tema è di quelli...gustosi, forse un po' calorici , ma gustoso certamente.

McDonald's si McDonald's no, questo è il dilemma.



A Voghera, cittadina di quell'area ancora poco conosciuta nel mondo, o forse in Italia, probabilmente in Lombardia, chiamata Oltrepò Pavese, si discute in questi giorni sull'arrivo di un nuovo Mc Donald's.

Si discute sulla qualità del cibo che la catena di ristoranti di Oak Brook, un sobborgo di Chigago (non fate battutacce), nata nel 1955 ( ma in realtà il primo chiosco dei fratelli McDonald servì i primi hot dog nel 1937 ad Arcadia, in California) serve a milioni di clienti, ogni giorno, grazie ad  oltre 430.000 dipendenti e migliaia di punti vendita.
Si discute sull'opportunità che hanno i numerosissimi tifosi della pallavolo e della pallacanestro che, a migliaia, seguono gli eventi al Palazzetto dello Sport.
Si discute sulle decine di ristoranti e bar che proprio in questi ultimi anni sono riusciti a far decollare il loro business, costretti a chiudere con l'arrivo della grande M color senape (ecco, appunto, no battutacce neppure qui)
Si discute sulla "centralità" del Parco (?) Baratta, in effetti un parco commerciale, a tutti gli effetti.

Si, noi di Voghera, cittadina di quell'area ancora poco conosciuta nel mondo, o forse in Italia, probabilmente in Lombardia, chiamata Oltrepò Pavese, vorremmo bloccare l'insediamento del nuovo punto vendita (non ho idea di che numero sia nel mondo...) di McDonald's, 25.000.000.000$ di fatturato,

Non sto scherzando, davvero. Si discute veramente su quello che ho scritto.
Ma...

Non si discute sulla grande opportunità di sfruttare si, letteralmente sfruttare, il richiamo che il Mc avrà sui giovani.
Non si discute sulla possibilità, finalmente, di far conoscere ai ragazzi e agli amici del Palazzetto i nostri prodotti, quelli del presidio slow food, contrapponendo semplici bancarelle al grande punto vendita.
Non si discute sulla grande opportunità di lanciare, finalmente, lo Street food d'Oltrepò
Non si discute sulla possibilità di utilizzare, per il lancio  dei progetti di cui sopra, l' ENAIP, la scuola alberghiera di Voghera (come non lo sapevate? ma si, quella dell'Istituto di formazione Vittorio Alfieri di via San Lorenzo (!))
Non si discute di chiedere al GAL il patrocinio per l'acquisto di tre o quattro automezzi da adibire allo Street food (signor Presidente, si tratta di qualche decina di migliaia di euro del vari milioni che vi sono stati assegnati e leggendo i nomi dei consiglieri, qualche vogherese c'è)
Non si discute di coinvolgere e favorire (semplicemente accelerando licenze ed autorizzazioni), anche i privati che volessero intraprendere tale iniziativa
Non si discute. Punto

Personalmente, come Mac, sogno davvero di vedere bellissimi mezzi attrezzati che servono porzioni di agnolotti, piatti di riso alla vogherese o con zucca berrettina di Lungavilla,  fette di miccone con il salame di Varzi o cotechino, il cacciatorino, il lardo, la bondiola e la coppa o la pancetta.
Le nostre torte, la nostra frutta, il nostro vino.

Sono tutti piatti che potrebbero tranquillamente essere serviti, con un bicchiere di rosso Oltrepò, allo stesso prezzo di un McMenù Classic,  che varia in base al panino scelto (  con Big Mac il prezzo consigliato è 6,35 euro, con il 1955 il prezzo è 7,35 euro).

Ci sta un panino con la micca e salame di Varzi, un bicchiere di vino o birra locale (bicchiere non bottiglia) o una bevanda (se il cliente è minorenne); possiamo fare a meno delle pericolose patatine fritte in cambio di una fresca insalatina direttamente dagli Orti Sociali di Voghera.

Nessuno può vietarmi di sognare e, al tempo stesso sarei grato se  qualcuno potesse spiegarmi perché non si possa fare.


Che ne dite, streetfudiamo?

ma si da,#weloveoltrepo #vivavoghera #bevatalti

Un MacAbbraccio


Nessun commento:

Posta un commento