giovedì 6 gennaio 2011

Brazil, mais uma vez

Il mio Brasile, quello che voglio imparare a conoscere, quello che ho visitato per 14 volte volte in 5 anni.
Quello del Lençois Maranhenses, quello della musica degli Olodum, quello della magica e difficile Amazzonia, quello dell'amicizia di Matheus, quello che ha fatto innamorare l'Amico Tony Righetti che ci ha lasciati lo scorso anno e che al Brasile ha dedicato una vita di lavoro per farlo conoscere a migliaia di italiani, quello delle feste di Salvador de Bahia, quello delle lunghe passeggiate sulle spiagge di Rio, quello dove ho smesso di fumare...quel Brasile, il mio Brasile.

Nel corso del mio ultimo viaggio sono ritornato in un posticino conosciuto lo scorso anno: Mangue Seco, al limite Nord dello stato di Bahia.
qui ci puoi arrivare solo percorrendo 42 km di battigia, lasciando la Statale 99 (lihna verde)al cartello (quasi invisibile) che indica Costa Azul, oppure oltrepassando il Rio real (che segna il confine nord dello Stato di Bahia), lasciare la macchina al parcheggio vicino all'imbarcadero, noleggiare una barca e scendere il fiume per circa 6 km.
Insomma, un paradiso tranquillo e ancora non toccato dal turismo di massa. Qui ogni abitante possiede una dune buggie e spera nell'arrivo di qualche turista (locale) per fare qualche giro sulle splendide e alte dune bianche. Qui ogni turista chiede quanto costa una capanna o il piccolo bar o il ristorante o la pousada: vuole rimanerci e lasciare alle spalle la vita frenetica di Sau Paulo, di Rio o di ...Milano.
Qui ho conosciuto Neilson, un ragazzone che passa le sue giornate su una piccola barca a motore che utilizza sia per la pesca che per traghettare . Mi racconta storie incredibili di lunghe giornate passate sulle rive del fiume a raccogliere enormi granchi (prelibatezza, parola del Mac) oppure di quanto sia facile perdere la testa per la bionda turista tedesca che , innamorata di Mangue Seco, ci resta per oltre un mese.
E' Neilson che mi fa apprezzare i ritmi locali, e non parlo di quelli musicali. La prima volta ci ero stato per soli due gioni con amici clienti nel corso di un incentive. Questa volta ci ho trascorso una intera settimana, per "staccare", per ricaricare un poco le pile, per cercare il Mac da qualche mese si è perso in giro in giro.
Mangue Seco. Ecco, se dovessi darvi, così su due piedi, un consiglio su dove passare la vecchiaia, adesso sarei indeciso tra il mio buen retiro namibiano, Walvis Bay, e quello brasiliano, Mangue Seco. Diciamo che una buona soluzione potrebbe essere quella di passare sei mesi in un posto e sei mesi nell'altro. Sogno? no, nemmeno dal punto di vista economico. Probabilmente in entrambi i posti si spenderebbe meno di quanto si spende in Italia, a casa, per il solo riscaldamento nei mesi invernali.

Ok, siete stanchi? vi ho fatto prendere troppo sole e non avete la crema solare protezione 50 a portata di mano. Allora, per qualche giorno state all'ombra e spalmatevi ben bene una buona crema idratante. Viaggiando con il Mac capita.E poi adesso, in Italia, tra i -18 e i +3 c'è poco da prendere insolazioni.
Ma mi raccomando di essere pronti per il prossimo viaggio. Andremo nel sud del Marocco e li prendere una scottatura è facile facile.
Ciao, Buona Befana e a presto.

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